Innovazione radicale nella promozione dell’eccellenza italiana
Il Made in Italy è molto più di un marchio, è passione, lavoro, garanzia, siamo noi, la nostra identità, la nostra cultura, la nostra storia. È l’eccellenza del saper fare dei nostri stilisti e delle nostre imprese. È importante, dunque, sostenerlo e valorizzarlo.
Sul mercato internazionale il Made in Italy è ancora sinonimo di pregio, di esclusività, di qualità raffinata nella scelta e nella lavorazione delle materie prime e nell’attenzione verso il cliente.
Criticità e problemi sono, purtroppo, presenti nel mercato nazionale, dove molteplici fattori concorrono a rendere il negozio multibrand l’anello debole della catena fashion. Per superare la crisi occorre mettere in gioco più creatività, più capacità d’innovazione, più disponibilità a lavorare in rete.
Il progetto ALTOITALIANO si propone, quindi, di fornire a negozianti e imprese la possibilità di cooperare in modo equilibrato per superare i punti critici di gestione. Insieme sarà possibile utilizzare nuove strategie della gestione e avanzate dinamiche di comunicazione, pur mantenendo un solido legame con la tradizione.
ALTOITALIANO è una società nata dall’incontro tra esperti operatori del fashion, un centro per l’innovazione, animato da imprenditori e professionisti capaci di aggregare le competenze necessarie a progettare un sistema complesso, un’associazione nazionale di commercianti alla ricerca di soluzioni innovative per fronteggiare la crisi.
Ci hanno unito la passione per la bellezza, il coraggio di sfidare gli schemi, la pazienza di studiare i dettagli, la determinazione a non dare nulla per scontato, la capacità di ascoltare i desideri, i timori, i sentimenti delle persone che vivono, lottano, e spesso anche vincono, in un settore fondamentale della nostra economia ma anche della nostra cultura.
“Noi crediamo nel potere illimitato delle forze spirituali: Amore, Verità, Giustizia, Bellezza. Gli uomini, le ideologie, gli Stati che dimenticheranno una sola di queste forze Creatrici non potranno indicare a nessuno il cammino della civiltà”
Adriano Olivetti, Il Mondo che nasce, 1946.
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